Quanti tipi di contrazioni uterine esistono e come si fa a riconoscerle? Vediamo a quali sintomi occorre fare attenzione.
Contrariamente a quanto si possa pensare con il termine di contrazioni uterine non ci si riferisce solo ed esclusivamente alle contrazioni in gravidanza. Infatti, una situazione piuttosto comune nelle donne in età fertile è la presenza dei dolori mestruali scatenati in gran parte proprio dalle contrazioni dell’utero. Vediamo le diverse circostanze in cui si verificano le contrazioni uterine e come riconoscerle.
Contrazioni uterine: le cause
Esistono principalmente due situazioni che possono provocare le contrazioni dell’utero: il ciclo mestruale e la gravidanza. La circostanza più conosciuta è sicuramente in relazione al momento che precede il parto. Il parto vero e proprio è, infatti, preceduto da una fase che potremmo definire preliminare, conosciuta come travaglio.
A sua volta il travaglio può essere suddiviso in due momenti distinti: una prima fase in cui iniziano a comparire le contrazioni e farsi via via più regolari, e una seconda fase, conosciuta come travaglio attivo. Nel travaglio attivo in cui il collo dell’utero continua a dilatarsi e le contrazioni aumenta per intensità oltre a divenire più ravvicinate. La contrazione si caratterizza per un andamento ciclico in cui il dolore tende a aumentare gradualmente fino al picco, ovvero alla fase più acuta, per poi cedere e riprendere con la contrazione successiva.
Contrazioni uterine: i sintomi
Come abbiamo anticipato ci sono diversi tipi di contrazioni, partiamo da quelle che accompagnano le mestruazioni. In questo caso le contrazioni sono responsabili dei dolori da ciclo e sono dovute a un aumento di prostaglandine. Si manifestano come dei veri e propri crampi e interessano la parte più bassa dell’addome. I dolori possono manifestarsi in genere qualche giorno prima dell’inizio del flusso e durare fino a 3 giorni.
Durante la gravidanza, poi, si verificano quelle che spesso vengono chiamate “false contrazioni”. Si tratta delle contrazioni di Baxton Hicks che spesso iniziano a comparire dopo la 30esima settimana di gestazione, ma che non si manifestano in tutte le gravidanze. Queste contrazioni sono facilmente riconoscibili rispetto a quelle che si verificano durante il travaglio, proprio perché sono poco o per nulla dolorose e non compaiono con regolarità , cosa che invece caratterizza le contrazioni del parto.